Dov’è quel ragazzino che disegnava un sole da appiccicare ad un orizzonte celeste? Quello che girava la sigaretta nel pacchetto e sperava che fumandola per
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il “corso” incombe. Non so quando leggerai queste mie, però di certo so che passerai e sono per te, come sempre da quando sei arrivata.
in quelle ore di attesa per venirti a prendere al lavoro, un piccolo rituale, che ha la sua importanza come tutte le cose che viviamo
e nella macchina avrò quaranta gradi. Mi guardi da fuori, vedi già la rosa e sorridi e potrei chiudere questo post così. Ma ho le
e alle sette meno qualcosa sono in piedi. Sbarello, anche cinque minuti in più nel letto mi cambiano la giornata. Ma è un’occasione in più
