non fosse altro che m’innamorai di Steve Jobs, quando nel 2007 presentò quel piccolo gioiellino che era stato il primo iPhone. Parlava di rivoluzione, affermava
e tanti ce ne saranno, con l’idea d’infinito che ci portiamo dietro per credere che sia tutto possibile, dimenticando il momento e affabulandoci nel pensiero
comprendi che non vi è nulla di indissolubile, nemmeno noi due. Noi morimmo per far vivere altri due. (Claudio Baglioni – Domani mai)
Credo esista della poesia nel calcio, come quello di corse nei campetti delle chiese, tra i cortili dei palazzi, fatto di divertimento e passione e
eppure è nonostante tutto, si ha bisogno di esprimersi lo stesso, anche quando non si conoscono i fatti, quando si è spettatori soltanto. Le scelte,