Innanzitutto scusate se i miei commenti

questa volta sono venuti meno, ma davvero sono stati giorni pieni e che mi hanno lasciato pochi spiccioli di tempo per le cose che sì faccio con piacere ma che richiedono un minimo di applicazione. È stato un weekend di cambiamenti, di  buone speranze proposte, di porte aperte e chiuse e quelle chiuse ormai sono tante e non ho voglia e non ho la capacità di riaprirle. Ci si arrende anche un po’ allo snodarsi della vita, non puoi scappare per sempre, non puoi sempre far finta di niente, restandone distratto in disparte, ai margini di un qualcosa che comprendi solamente tu. Perché ognuno di noi sa cos’ha dentro, di cosa ha bisogno o di cosa fa finta di non bisognare. Arriva però il momento di smetterla di rovistare nei ricordi come un cane fra le immondizie.  Io non sarò mai più quello che sono stato, migliore, forse peggiore, ma un altro. E se ha avuto un senso il percorso che abbiamo camminato finora, non c’è da spaventarsi, ma da stare allegri, quando è la fine, le cose arrivano da sole, mettiamoci solo un po’ di attenzione per evitare di farci massacrare dalla vita. Non scrivo romanzi semplicemente per appagare il mio ego, ma perché sento di poter dare qualcosa. Non snocciolo le mie sensazioni e la mia vita su un blog per conquistare le donne che mi leggono, ma per confrontarmi costantemente con me stesso. Non regalo sorrisi ed empatia perché mi aspetto qualcosa indietro, ma perché credo sia il modo migliore di affrontare ogni giorno. Buon inizio di settimana.

E ti amerò più in là di ogni domani,
più di ogni altro, di ciò che pensavi.
Non m’importa ora di fingere:
il mio sguardo lo sai leggere.
Ci sono cose che non sai nascondere,
ci sono cose tue che non so piangere.
Magari io sapessi perdere
senza mai dovermi arrendere.
(Tiziano Ferro – La paura non esiste)