Ead un orario “decente” in casa e quasi mi sento a disagio nel ritrovarmici ora. Ho appena lasciato Francesca. Siamo stati insieme tutto il giorno, come ieri del resto. La prima tappa giornaliera è stata quella dell’Euronics. Varcata la soglia in un momento ilare ho parlato di lista di nozze e tra le nostre risate comuni una signora ci ha ascoltato e si è girata dalla nostra parte, così che, con il massimo della serietà che ho potuto le ho detto: “esatto signora, ci sposiamo.” Spettacolare la reazione che ha avuto ^^
Siamo andati all’Euronics appunto, perché mi è venuta la fissa di farmi un lettore dvd/cd/mp3 per la macchina e sto iniziando a documentarmi sui prezzi in giro. Ci siamo guardati un po’ intorno e tra risate e chiacchiere, sbagliando (per la seconda volta, Fra’.. ) la strada sul raccordo siamo ritornati ad Ostia.
Dopo una passeggiata veloce tra le bancarelle vicino al bar Amigos, ci siamo fermati da Remondi per un cappuccino, seduti e abbiamo discorso dei nostri guai con i parenti. Chi più, chi meno, abbiamo tutti delle pecore nere in famiglia. Poi a casa a cambiarci e rifrescarci, per poi correre da Nunzio per una di quelle cenette che tanto bene ci riescono.
Mentre tornavamo dall’Infernetto, Dio l’ha mandata giù a dirotto e siamo rimasti in mezzo alla bufera per più  di mezz’ora tra panico e forti risate, felici come bambini di essere lì e di condividere il tutto insieme. Mi sono “fracicato” in tre secondi netti per chiudere il vetro della sua macchina lasciato aperto per vizio, tanta acqua così proprio non me la ricordo Nel tentativo di risalita del cavalcavia un albero ci ha sbarrato la strada Abbiamo percorso Ostia in lungo e largo per verificare i danni dell’alluvione e poi a casa. Con il solito malcontento del salutarsi con l’aggravante del lavoro.
‘notte a tutti.. Passo..

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