È rimasto solo domani e inizierà un altro “glorioso” weekend. Forse ve ne sarete accorti, forse no, ma odio questo dover aspettare il fine settimana per poter “vivere”. Ed è per questo che tendenzialmente, corro, scappo, scalcio, tutti i giorni, tutte le sere, perché mi sembra ingiusto si debba perdere tempo per avere tempo. Contorto lo so, ma forse qualcuno mi ha capito.
Oggi Silvia, non la mia Silvia Princi (perché sei mia no, Silviè? ^^) una collega di un Tour operator che lavora con noi, mi ha invitato per il suo prossimo viaggio per Londra e beh mi ha sorpreso, considerate che io e lei ci massacriamo di prese in giro da oltre due anni e visti pochissime volte, però alla fin fine andiamo d’accordo e mi ha fatto piacere che abbia pensato a me, ma non per chissà quale motivo, ma perché davvero la considero una bella persona, senza doppi fini. Che poi chi mi frequenta in queste ultime settimane lo sa, sono decisamente restio al discorso nuove storie.
Il resto è consuetudine, pensieri, riflessioni di questo palcoscenico. Risate, noie, allegrie, domande. Non è forse questa la vita e non è già un risultato essere qui? Certo che sì. Così come lo è per ognuno di voi, vorrei solo che ve ne accorgeste. No Silvie’? Sì certo, qualcosa è andato storto, ma quanto abbiamo imparato dalle nostre cadute e quanto sei oggettivamente una bella persona?
E tu Ila, con la facoltà che hai scelto, con la tua ipersensibilità? E tu Manu con il sorriso vero sempre pronto? E tu Bibby con tutto il tuo amore da dare? E così via, potrei citarvi tutti e forse una volta lo farò, lo farò davvero. Se la smettessimo di inseguire quello che non c’è e valorizzare quello che c’è potremmo davvero, per un attimo almeno, essere all’unisono tutti felici.