fila alla cassa, nervosa, indomabile ma domata dai doveri. Coppie scoppiate, di lei che non si fa sfuggire gli sguardi di quelli più avvenenti e di lui che rincorre altre curve. Genitori infelici, che trovano in quella piccola vita che gli somiglia tutte le loro speranze consumate. Insoddisfazioni, sempre insoddisfazioni. Palesi insoddisfazioni. Chi con il pensiero del lavoro, chi con i soldi che non bastano mai, chi con quell’esame alle porte e troppo difficile, chi con quel trasferimento inaspettato, chi con quell’amore finito. Quanto pesa la mattina la sveglia che suona. Treno, mezzi o traffico in macchina che sia. E i ritardi e la lezione persa, un appuntamento, il lavoro. E ti incroci con gli occhi di chi ha i tuoi occhi, perché cambiano i ruoli, ma tutti abbiamo un’ansia per qualcosa. Un’urgenza che non ha fine.
Era più semplice essere dei bambini, tutto quello che chiedevamo erano le attenzioni delle persone che amavamo e qualche giocattolo nuovo. E’ finito il weekend, ma non è finita la vita, odio chi vive con l’ansia del poter vivere solo nel fine settimana. La vita è sempre. Anche domani che è lunedì mattina e ricominciamo tutti con la carovana.
Quante volte ho vissuto con l’ansia di vivere il fine settimana (che poi, magari non sarebbe stato neanche interessante) ma come dice Vasco “la vita è un brivido che vola via”, sarebbe inutile trascinarsi fino al venerdì e respirare solo quei giorni.
Che impresa, la vita…
Ti abbraccio
Ciao Gianni…
ultimamente ho avuto problemi con internet… Ho scaricato l’ultima versione di eccomi qui…Mi piace…! Mi piacerebbe pure capire il perché di certe frasi… un bacio…
Sery