Penso a te, perché inevitabile.

Penso a te perché non saprei dove trovare un pensiero migliore da coltivare in questa notte. Penso a te, perché ora bisogno di te. Sono sicuro di me, sempre ormai, la vita mi conosce già, ma con te un po’ meno, escono fuori anche le mie insicurezze perché sei speciale. Non entri di diritto sul mio treno per riempire il vuoto di chi è sceso, ma per prendere un posto nuovo, su una carrozza che non sapevo nemmeno ci fosse. Penso a te perché non c’è altro abbraccio che desidero adesso, penso a te perché quando ripenso a quello che mi dici e all’attenzione che mi dai quando esterno i miei pensieri, mi imbarazzo per l’ascolto che mi offri. Penso a te perché sarei corso a Re di Roma anche solo per un sorriso.
Inevitabile, penso a te. Rido quando mi rendo conto di come sono sincrone le nostre allegrie. Di come ci prendiamo in giro consci di come siamo, in una introspezione così vera e da alleggerire perché si, fa bene al cuore, perché ha bisogno di carezze pure lui. Penso a te perché non lo avrei mai immaginatoe penso a te perché so già che le melanzane alla parmigiana e il tiramisù come li fai tu, non mi piaceranno più se non fatti da te. Penso a te perché ci sei e so che tu non sei qui per fregarmi. Penso a te, perché non posso altro. Penso a te. Sogni belli,
lo Scenoso.

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4 thoughts on “Penso a te, perché inevitabile.

  1. Si chiude un capitolo mai aperto..almeno per me.

    Dopo aver letto questo post mi faccio da parte e ti auguro buona vita.O come diresti tu…buon viaggio.*

  2. Spero vivamente che tu questa volta abbia dato spazio più al contenuto della ragazza delle melanzane che al contenitore.. ma visto che il contenitore non viene menzionato, credo che il motivo sia che stavolta non era in primo piano..

  3. Noto che ultimamente hai tenuto il piede in più staffe! Complimenti per l’onestà!! E tu che hai sempre sostenuto la politica della sincerità e dell’onestà!!!

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