Riesco ad avere qualche minuto per aggiornare solamente ora. Da qualche giorno mi sono addentrato in Splinder e i blog che come il mio fanno parte di questa comunità. Ho avuto modo di conoscere altre storie, altre vite. Qualcuna simile alla mia, altre profondamente diverse, ma tutte con lo stesso innato bisogno di raccontarsi di raccontare. Ci sono anime belle, anime che hanno un fascino davvero particolare, altre che sono arrabbiate, altre che sono deluse, altre incredibilmente felici. Ognuno cerca un senso, una propria dimensione, uno spazio in cui si può essere semplicemente se stessi. Siamo soli insieme quindi, tanti “io” ha scritto Claudio qualche anno fa e non posso che condividere. Per quanto mi riguarda, sono stati giorni intensi, da quel venerdì che è finito all’alba, alla partenza per il compleanno di mia nonna con il dovuto confronto per i cambiamenti avvenuti a tutti gli incontri ai momenti condivisi e a quei pochi attimi che ho potuto relegare a me. Marco ripartirà domani, innegabilmente invadente e piacevole con la sua presenza. Se penso ai brevi flash di questi ultimi giorni, senza dubbio, mi ha intenerito ritrovarmi in macchina solo con mio padre, viaggiare con lui, parlare e rendermi conto che non sono più il bambino che ogni cinque minuti gli chiedeva “quando arriviamo”. Perché si cresce, perché lui è un uomo, consapevole, maturo ed io sulla stessa strada con le dovute differenze. Però bello, davvero, sentire che abbiamo lo stesso sangue e che comunque andata lui è sempre orgoglioso di me.
Nel blog forse ci si apre di più e si lasciano intravedere anche gli angoli più nascosti. Altri giocano, e fanno vedere tutto ciò che non è …difficile smascherare del resto.
Ciò che conta per me è essere sè stessi, ed avere sempre il contatto con la realtà, il viaggio in macchina con un padre, ed i silenzi che spesso raccontano più delle parole…
Buona serata …
Eh sì, a volte ci si rifugia nel blog per esprimere le proprie insoddisfazioni, perché rulare al mondo i nostri dispiaceri è difficile e scomodo…tanto vale apparire tristi in un diario piuttosto che compromettersi, fuori.
Ma non siamo una massa di infelici…siamo sognatori e ci sfoghiamo, tutto qui. Amiamo la vita, anche quando è tremendamente difficile!
Un abbraccio!
non sono piu’ il bambino che ogni cinque minuti gli chiedeva “quando arriviamo”.
Mi si è sciolto il cuore con questa frase! 🙂
Comunque è bello leggere le storie degli altri in rete, anche perchè non avrai mai la certezza che quella sia tutta la verità o meno. E si vive, continuamente, nella fantasia, in un mondo parallelo tanto diverso da quello reale… E per un pò si sogna.
Sei al solito GRANDE! Bhe io sono sempre me stessa, nel bene e nel male …spesso faccio del male solo a me per fortuna:)…felice di averti incontrato lungo questo percorso…