da diversi giorni a ‘sta parte, guardami in faccia e dimmi se non merito una vacanza. Sei d’accordo? Siamo d’accordo. Non è il momento, troppe cose da fare e troppo poco tempo. Gestire una casa è un qualcosa di piacevole in linea generale, ma su alcuni punti bisogna pure giungere ad un compromesso se non si vuole regalare ogni spicciolo conservato per l’occasione e poi diciamocelo, è divertente impelagarsi nei ritocchi, aggiustamenti, con gli amici. Cambia le prese, stucca i muri, sistema il bagno, fai fare il mobiletto, letto, materasso, comodini, divano, taglia il legno, cambia la serratura, compra i tappeti, lava tutto, impara ad usare la lavastoviglie, pulisci ogni microangolo dieci mila volte, disinfetta. Ce n’è, ce n’è.
Comunque, parlavo di sonno, di notti in bianco, di pensieri e costruzioni mentali da mettere poi nella pratica, di uscite che sono andate oltre alla mia umana resistenza, mangiate – come quella a Torrimpietra – che sono state una riserva di cibo per l’inverno.
Mi dispiace per la latitanza generale, oggi sono riuscito a tornare in ufficio, ma forse non riuscirò ad andare in palestra, devo andare da Leroy Merlin, nonché finire di sistemare e ordinare due comodini e, soprattutto, il frigorifero. Se tutta va come supposto, sabato passerò la prima notte a casa mia. Ringrazio un po’ tutti, quelli che mi stanno dando una mano nel pratico, quelli che domandano la mia presenza, quelli che sono parecchio presenti, quelli che mi vogliono bene pure a distanza (si sente) e mi scuso per la mia latitanza in altri lidi, ma il tempo è veramente poco in contesti del genere.
Ci sentiamo presto, anche con Nero, un abbraccio