che mi sveglia dal cellulare, il tuo odore nel naso, un piccione che ha deciso di darmi il tormento, le tazzine di gradiente arancione che sono rimaste nel lavandino – ieri sera mi era preso l’attimo di pigrizia quando sei andata via – e l’aria che sembra meno fredda.
La colazione, lo spazzolino aggrappato ai denti, i vestiti, la macchina, la metro, le chiacchiere con un’amica, un caffè per portarsi via l’ultimo sonno, una telefonata inaspettata: è la mia vita che va.