Una compagnia non contestuale. Il dubbio nasce per via delle nostre insicurezze, per l’impossibilità di un sapere assoluto. Il dubbio è il timore che qualcosa vada proprio come non vorremmo. Il dubbio è la paura che ci distrae, la domanda che non trova immediata risposta, la risposta che ne potrebbe dare la conferma. Il dubbio è preoccupazione, è ansia che genera altra ansia. Il dubbio è l’assenza di coraggio per affrontarne le conseguenze è l’inadeguatezza davanti ad un non controllo. Tuttavia se il dubbio è un parente dell’instabilità emotiva, la certezza pur essendo il piacere della solidità emotiva, già nel breve diviene insopportabile routine. Perché in fondo il dubbio emoziona, fa sentire vivi, nel bene e nel male ha qualcosa in più. Perché vivere nella consapevolezza ruba brividi, le domande, anche i vorrei. Ci sono il dubbio buono e c’è il dubbio cattivo. Il primo è quello che lascia sperare che le cose vadano nel migliore dei modi, il secondo che impone a presupporre che le cose vadano sempre nella maniera peggiore. Nel mio piccolo sono sempre stato contornato da dubbi e se dapprima questi li vivevo nella paura, nella ricerca costante di sicurezze, adesso il dubbio è una spinta a migliorarmi, la voglia e l’impegno che un desiderio si realizzi.
Intanto i giorni scorrono velocemente: Natale, Capodanno e il mio compleanno, sono già trascorsi lasciando piacevoli sensazioni dentro. Del tutto inaspettato, come molti di voi, ho avuto il piacere di godermi una Roma imbiancata, la neve ha un qualcosa di prodigioso per chi non è abituato a viverla con frequenza. Il resto – e non è per niente poco – sono le mie giornate impasticciate, il romanzo da completare e tutta la vita che c’è da vivere e che ho bisogno di vivere.
Buon inizio di settimana, a presto.
L’assoluta certezza è solamente una maschera. La stessa che ci si mette a Carnevale per assomigliare a qualcosa che, purtroppo, nella realtà non ci è concesso di essere. Ma è anche un modo per toglierci la vita, perchè il dubbio è quell’essenza che ci fa sentire vivi. Fa vibrare l’anime e può far crollare i nostri castelli di carta.
E’ in agguato e la sola consapevolezza che esso esiste, ci rende umani e più vivi rispetto alla massa. Avere paura del dubbio ci rende speciali, mostrando quelle reazioni che solo la fanciullezza accosta.
Io ho molti dubbi sull’oggi e sul domani e questo mi fa vivere sempre al massimo delle mie possibilità.
Penso il dubbio nasca in seguito ad una crepa che,anche se sottilissima, riesce a far tremare la terra sotto i piedi e cmq io non ho un dubbio senza una ragione..senza che qualcuno me lo faccia venire..nonostante questo penso che l’insicurezza di cui parli possa trasformarsi in certezza solo dopo l’esperienza o il sentirsi..nella variante dell’ascoltare non solo il pensiero e l’istinto ma anche il cuore.
E continua ad aver dubbi, solo così sarai prodigo nel fare di più e meglio 🙂
Assolutamente sì, il dubbio nasce da una crepa, ma pure il miglior muro – nel tempo – non potrà esserne esente 🙂 Io preferisco il dubbio alla certezza..
“Dubito” di non avere dubbi!
Anch’io penso che il dubbio sia una spinta a cercare sempre nuove risposte..nuovi stimoli…vivere con certezze perenni equivale a non vivere o meglio a vivere in modo troppo piatto i nostri giorni.
I dubbi accendono la nostra mente stimolandola….però tra il dubbio buono e quello cattivo temo quello cattivo.
Sono piena di dubbi quotidiano talune volte dubbi che mi portano a pensare che le cose cambino in peggio altre volte in meglio..fa parte del gioco dei dubbi.
Bel post Gianni. Un saluto
Grazie Martina,
sì, c’è il dubbio buono e quello cattivo o almeno, quest’ultimo è quello logorante…
La vita è un gioco, giochiamola col giusto spirito 🙂