“Non siete riusciti a bissare/Microchip Emozionale.” canta il ritornello di “Benzina Ogoshi” in questo sesto lavoro da studio della band torinese. Perché Eden è molto lontano dalle sonorità del passato, ma non per questo meno intenso ed interessante. Un concept album, evidentemente, nella ricerca di una serenità per un paradiso che è una costante utopia in una vita che sembra proprio non offrirne. “E se alla fine riusciremo a credere/Nelle nostre promesse/Avremo pace/Le risposte, incognite/Sempre le stesse.” Canta appunto Samuel nel brano che dà titolo all’intera produzione, ma la tentazione in “Serpente” viene vista costante dietro l’angolo. “Dai, morbido è il frutto, sai/La tua tentazione ormai è nel mio regno/Dai, sono il nome dei tuoi guai/Nessuno saprà mai, solo per noi.” Ed è il rammarico dell’insensibilità che rimane addosso, nel “Diluvio” che distrugge e cambia ogni cosa per la prima volta. “E sciarpe al collo e tutta la carnalità/In quel corteo le prime libertà/Ti consegnavo l’ingenuità/Quante volte mi hai rubato la verginità.” E l’amore finisce pure lui, perché tanto più ci si avvicina, tanto più ci si ferisce quasi avessimo gli aculei di un “Istrice”. “Chi ci ricorderà?/Chi ti farà ridere?/Per chi ti smarrirai?/Chi userà lo sguardo tuo?/Chi lo fa al posto mio?/Io dove sarò?” Dunque il paradiso non è per noi e non possiamo avere un posto “Tra gli dei”.“Sorridi forte poi scatta la foto/Tra questa trionfante umanità/A come siamo, per come saremo/Quando questa epoca tramonterà.” Eden, è in definitiva un album completo, forse non è il migliore dei Subsonica e molti potrebbero etichettarlo come commerciale, ma di certo in un panorama musicale italiano che vive di stereotipi imbarazzanti, è un lavoro assolutamente di classe.
Buon ascolto.
Tracklist:
- Eden
- Serpente
- Il diluvio
- Prodotto interno lurido
- Benzina ogoshi
- Sul sole
- Quando
- Istrice
- Tra gli dei
- La funzione
- L’angelo
Vivrò così,
lasciando che si mastichi la mia anima
e in quel fruscio di ali su che non c’è un angelo lo so,
ma io lottando ho avuto te e non c’è altro che vorrò.
(Subsonica – L’angelo)