in un avvicendamento fra vecchio e nuovo e brinderò alla tua con in mano un bicchiere o una bottiglia fra visi conosciuti e non e ti ringrazierò, perché pure quando è stata particolarmente dura, hai saputo darmi tanto davvero.
Te lo ricordi come ci siamo conosciuti, no?
In quella rincorsa folle sul Ponte della Scafa a sperare di fare in tempo per posare la macchina di Pasticcio e darti il benvenuto con un bacio tra asfalto e botti indispensabili.
È stato bello, sì. Ma mi hai offerto ancora di più. A partire dal mio compleanno, in quella sorpresa da mascella a terra, per poi passare a tutte le assurde e incredibili situazioni che mi hanno permesso di vivere le risate, le notti, gli stati d’animo che non pensavo fossero concretizzabili. Le riunioni da delirio in ufficio, le discussioni con gli amici per poi ritrovarsi, i magoni e l’allegria devastante di quando ogni cosa è perfetta proprio come la desideravo. E quella benedetta volta che Follia si è finalmente lasciata andare? Solo a ripensarci mi ritorna in faccia quel sorriso ebete: ridevo da solo quando all’alba, dallo specchietto, la guardavo rientrare in casa.
E dunque grazie per tutto il tempo pieno, per quei brividi incredibili, per l’amore assurdo che ho provato e che a tratti provo ancora – si può amare un’assenza tanto quanto una presenza – e per quello che mi hai insegnato, anche per quando mi hai privato di qualcosa e non ne capivo la ragione. Grazie per ogni giorno in cui sono migliorato, per quando mi hai palesato dei limiti e mi hai spronato a superarli. Grazie per le persone che hai fatto arrivare e andare e tornare, grazie per tutte le volte che mi sono svegliato con la voglia addosso di fare di più e meglio: sei stato un anno davvero sopra le aspettative.
E grazie a voi, che mi ascoltate, leggete, cercate, supportate, amate e odiate con tanta intensià. Grazie per ogni scambio che abbiamo avuto, anche il più infinitesimale e scusatemi per quando sono mancato.
Ci sono sorprese in arrivo e vi voglio ancora tutti intorno.
Buon 2011, buon quello che viene, ma soprattutto, buon quello che è: grazie per saper sopportare tanto bene questo tizio un po’ strano, che prova sul serio a metterci qualcosa di suo dentro.
Un abbraccio,
Gianni
Sono qui per l’amore,
per riempire col secchio il tuo mare
con la barca di carta,
che non vuole affondare
(Ligabue – Sono qui per l’amore)
ciao gianni!!:):)
come al solito ogni tuo post è splendido… bellissimo il pensiero di amare un’assenza tanto quanto una presenza.. sei proprio una persona speciale.. spero proprio follia lo capirà!:) ti faccio tanti tanti auguri per un anno ancora più bello di quello passato!!!
ciaoooooooo!
Ciao Ale, grazie per i consueti complimenti: non ci faro’ mai l’abitudine. Ti auguro uno splendido 2011, per tutto il bello che nemmeno sai:-)
A presto!
Sei il solito odioso positivo. Auguri Già.
So che si tratta di un complimento: auguri passato mio;-)